157 Sport.doc

Un tempo bello

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Autore

Giuseppe Farese (1977), napoletano, lavora nell’ufficio stampa di una Compagnia di navigazione internazionale. Laureato in Giurisprudenza nell’Università di Napoli “Federico II”, è giornalista pubblicista dal 2013. Ha curato i volumi Identità fragile e integrazione difficile (Rubbettino, 2016) e Cultura e spettacolo a Napoli negli anni della giunta Valenzi (1975-1983) (artem, 2021). Questa è la sua prima pubblicazione di taglio sportivo.

Sinossi

Nel 1978 l’ingegnere Nicola De Piano rileva il titolo sportivo dalla vecchia società cestistica napoletana, la Partenope, e fonda il Napoli basket di cui manterrà la proprietà fino al 1994. Sono anni indimenticabili per il basket napoletano: all’ombra del Vesuvio sbarcano campioni NBA come Walter Berry e Alex English, giocatori italiani nel giro della Nazionale come Marco Bonamico e Stefano Sbarra, allenatori come Arnaldo Taurisano e Mirko Novosel (inserito nel 2010 nella Hall of Fame della Fiba) e ancora il giocatore più alto della serie A, Tonino Fuss, con i suoi due metri e venti. In quegli anni alla domenica si andava al glorioso palasport Mario Argento, di cui oggi restano solo le macerie, con molti tifosi che, dopo aver visto giocare il Napoli allo Stadio San Paolo, si spostavano a piedi al Mario Argento per seguire i campioni del basket. Alle volte erano gli stessi giocatori del Calcio Napoli a incitare i colleghi del basket: di tanto in tanto faceva capolino Diego Armando Maradona.

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