168 Sport.doc

«Quando il popolo dei Reds, prima delle partite, canta “You’ll Never Walk Alone” provi un brivido anche da avversario. A Newcastle, l’urlo dei tifosi è come un tuono. La Premier è il campionato più seguito e spettacolare del mondo. Anche grazie a noi calciatori italiani…»

dalla prefazione di Gianfranco Zola

Inghilterra all’ultimo stadio

Euro 18.00

Autori

STEFANO BOLDRINI romano, classe 1959, laurea in Lingue e Letterature Straniere, ha iniziato l’attività giornalistica a Paese Sera nel 1988. L’Unità (1990-2000), Corriere della Sera (2000), Gazzetta dello Sport (2000-2022) e Messaggero (2022-2023) le tappe successive. È stato corrispondente a Londra della “rosea” dall’aprile 2011 al dicembre 2021, occupandosi principalmente di calcio, ma seguendo anche l’Olimpiade del 2012, i mondiali di atletica del 2017 e, per le pagine di Altri Mondi, seguendo i principali eventi britannici, dal referendum sull’indipendenza della Scozia (2014) alla Brexit (2016), fino alla gestione tormentata della pandemia (2020-2021). Attualmente vive in Portogallo e collabora con il Fatto Quotidiano.

Nella foto in alto: Stefano Boldrini con Carlo Ancelotti

Sinossi

Londra, Manchester, Liverpool, Newcastle, Belfast, ma anche Crewe, Yeovil, Burnley, Swansea, Kilmarnock: un viaggio on the road in Gran Bretagna attraverso cinquanta stadi di calcio. L’Inghilterra in lungo e largo, ma anche Galles, Scozia e l’Irlanda del Nord, direttamente a casa di George Best. Un lungo pellegrinaggio, iniziato nell’aprile 2011 e concluso a fine maggio 2022. Undici anni vissuti intensamente dall’autore, durante la sua missione da corrispondente a Londra della Gazzetta dello Sport. Un’esplorazione in treno, autobus, taxi e a piedi, camminando lungo le strade insieme a tifosi, incrociando personaggi del mondo del pallone e non solo. Prima tappa, Stoke-on-Trent, al seguito del Chelsea di Carlo Ancelotti. Capolinea, una favola: il Leicester di Claudio Ranieri. Campioni di oggi e di ieri, gol, imprese memorabili, attori, star del rock, avventurieri, giornalisti, incontri e, soprattutto, l’anima profonda dell’Inghilterra, dove c’è sempre un pallone che rotola e una musica di sottofondo.

Torna su