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Eureka football club

Euro 18.00

Autore

Andrea Schianchi lavora dal 1990 alla Gazzetta dello Sport, dove si occupa prevalentemente di calcio. Ha scritto: Lo stadio dei sogni (Limina), Marilyn di maggio (Limina), Il bandito in bicicletta (Mup), La mia squadra suona il rock (Edizioni Gazzetta dello Sport). Ha curato Indro al Giro (Rizzoli), i reportages di Montanelli dal Giro d’Italia. Per Absolutely Free Libri ha scritto: Non spegnete quel fuoco (segnalazione Premio Coni), Clamoroso a Wembley, Il comunista che allenò Pelè (Premio Coni 2022), e Fuoricampo in alto mare. Ha collaborato con diversi attori e realizzato spettacoli teatrali, tra i quali Gol! Tacalabala e Ombre rosse.

Sinossi

Quante volte gli spettatori di oggi hanno sentito parlare del modulo «WM», o della «zona», o del «pressing»? Parole ormai entrate nel vocabolario collettivo del calcio, ma da dove derivano, chi ha inventato quegli schemi, quei sistemi di gioco, chi li ha modificati in corso d’opera? Questa serie di racconti porta sul palcoscenico gli uomini che hanno avuto la grande trovata che è poi diventata consuetudine: da qui il titolo «Eureka Football Club». Basti pensare al «doppio passo»: oggi tutti (o quasi) lo fanno, ma forse non sanno che il padre di quel colpo da funambolo è un italiano: Amedeo Biavati. Giocava nel Bologna e nella Nazionale, e il suo stile ha influenzato persino Pasolini. In queste pagine ci sono grandi campioni: da Meazza a Pelé, da Eusebio a Hidegkuti. E grandi allenatori: da Rappan a Chapman, da Michels a Sacchi. Ci sono pure figure minori, come «Cocò» Roccotelli che con la sua «rabona» faceva impazzire. È un viaggio che dura 160 anni, più o meno quanti ne sono trascorsi dalla prima partita disputata a Sheffield il 26 dicembre 1860. Ed è anche l’occasione per illuminare le ombre che si sono accumulate. Il tiqui-taca che ha reso meraviglioso il Barcellona di Messi lo faceva già la Ternana negli anni Settanta. Magari non così bello e fluido, ma il principio di base era lo stesso. E ciò testimonia che l’Idea, quando è buona, è sempre vincente.

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